Etichettatura Nutrizionale - Mercato Australia e Nuova Zelanda
Etichettatura Nutrizionale per l’Australia e la Nuova Zelanda
Opportunità e regolamenti per l’export dei prodotti alimentari italiani
Il mercato australiano e neozelandese dei prodotti alimentari italiani rappresenta una delle aree più interessanti e dinamiche per le imprese del settore food & beverage.
Le esportazioni di prodotti Made in Italy – dai formaggi ai salumi, dall’olio extravergine d’oliva ai vini e alle conserve – continuano a registrare una crescita costante, sostenute da una solida presenza della comunità italiana e da un forte apprezzamento per la qualità, l’autenticità e la tradizione dei prodotti del nostro Paese.
In Australia, la cultura gastronomica italiana è ormai parte integrante delle abitudini alimentari locali. I consumatori australiani e neozelandesi associano ai nostri prodotti valori come genuinità, gusto e benessere.Tuttavia, per esportare con successo in questi mercati, è essenziale conoscere e rispettare le normative in materia di etichettatura nutrizionale, fondamentali per garantire la conformità e la trasparenza nei confronti dei consumatori.
La normativa di riferimento: NIP e Food Standards Code
Per la commercializzazione di prodotti alimentari in Australia e Nuova Zelanda, è obbligatorio conformarsi alle disposizioni del Nutrition Information Panel (NIP), previste dallo Australia New Zealand Food Standards Code – Nutrition Information Requirements.
L’etichetta nutrizionale deve riportare in modo chiaro, leggibile e conforme:
- i valori nutrizionali per porzione (Serving Size). Il Codice non definisce porzioni standard, ma invita le aziende a indicare una porzione realistica, corrispondente a quella effettivamente consumata in un’occasione di consumo;
- i valori per 100 g o 100 ml di prodotto;
- eventuali informazioni volontarie sull’apporto giornaliero (Daily Intake).
Tali indicazioni garantiscono trasparenza e uniformità, facilitando il confronto tra prodotti e supportando i consumatori in scelte più consapevoli.
Le Regole di Conformità
Oltre alla tabella NIP, la conformità dell’etichetta per Australia e Nuova Zelanda dipende da due aree chiave: le eccezioni e la gestione dei claim.
A. Eccezioni e prodotti esentati
La normativa prevede specifici casi di esenzione dalla dichiarazione nutrizionale, dettagliati nello Standard 1.2.8, in particolare ai Clause 2 e 3 e nel Schedule 18 – Part 1.
La dichiarazione NIP non è obbligatoria, ad esempio, per:
- ingredienti a singolo componente o sostanze utilizzate come additivi;
- acque minerali e bevande alcoliche con più dell’1,15% di alcol;
- alimenti confezionati in small package (piccolo imballaggio) con superficie totale disponibile per la scrittura inferiore a 100 cm².
Attenzione: l’esenzione per small package non si applica agli alimenti destinati ai neonati o ai prodotti che riportano un claim nutrizionale o salutistico.
B. Gestione dei Claim Nutrizionali e Salutistici
Se un prodotto esentato o un piccolo imballaggio riporta un claim nutrizionale (es. “fonte di fibre”, “basso contenuto di sodio”) o salutistico, l’esenzione decade.
In tal caso, si applicano le disposizioni dello Standard 1.2.7 – Nutrition, Health and Related Claims, che rendono obbligatoria la presentazione delle informazioni nutrizionali, anche in forma ridotta o adattata, per garantire trasparenza e correttezza verso il consumatore.
C. Requisiti di leggibilità
Il Food Standards Code non stabilisce dimensioni minime per la tabella NIP, ma richiede che l’etichetta sia:
- leggibile e ben visibile;
- con testo in lingua inglese;
- con numeri chiaramente distinguibili dallo sfondo.
Gestione dell’Arrotondamento dei Valori
Una delle principali criticità per l’export agroalimentare italiano in Australia e Nuova Zelanda riguarda l’arrotondamento dei valori nutrizionali.
Le regole di arrotondamento previste dallo Standard 1.2.8 differiscono da quelle dell’Unione Europea.
Rischio di non conformità: un arrotondamento scorretto – in particolare per energia, zuccheri e grassi – può compromettere la conformità del prodotto e causare ritardi o respingimenti doganali.
Una corretta etichettatura non è soltanto un obbligo normativo, ma rappresenta un elemento strategico di valorizzazione del brand, rafforzando la fiducia dei consumatori australiani e neozelandesi nella qualità dei prodotti italiani.
I nutrienti obbligatori nel NIP
Per i prodotti destinati al mercato australiano e neozelandese, la tabella nutrizionale deve riportare, oltre al valore energetico espresso in kilojoule (kJ), le quantità di:
- Proteine
- Grassi totali
- Grassi saturi
- Carboidrati
- Zuccheri
- Sodio
In aggiunta, è possibile includere altri nutrienti su base volontaria (ad esempio fibre, calcio, ferro o altri micronutrienti) per finalità di marketing o di supporto ai claim.
AYAMA EATsoft: il software per l’etichettatura nutrizionale
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- personalizzare le etichette in base al mercato di destinazione;
- risparmiare tempo e ridurre il rischio di errori di conformità;
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Grazie a AYAMA EATsoft, l’etichettatura dei prodotti diventa un processo semplice, automatizzato e pienamente conforme alle normative australiane e neozelandesi, permettendo alle imprese italiane di esportare con tranquillità e professionalità.
L’Australia e la Nuova Zelanda rappresentano mercati di grande interesse per il Made in Italy agroalimentare. Conoscere le regole sull’etichettatura nutrizionale e dotarsi di strumenti avanzati come AYAMA EATsoft significa garantire prodotti conformi, competitivi e pronti a soddisfare le aspettative dei consumatori internazionali.

Esempio di etichetta nutrizionale australiana elaborata con il software EATsoft.
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